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Plastica monouso: ecco i prodotti vietati dalla Direttiva SUP

natura ecologia

Per combattere l’inquinamento vietati i prodotti in plastica monouso.

Sempre più alto il focus sull’eliminazione dell’inquinamento dai nostri mari. La Direttiva SUP (Single Use Plastic) vieta e disincentiva perciò l’utilizzo di prodotti in plastica monouso. Vediamo insieme quali.

Entrerà in vigore dal 14 gennaio 2022 in Italia la Direttiva SUP. Il decreto attuativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 285 del 30 novembre 2021. Ecco cosa prevede.

Ridurre e combattere l’inquinamento marino causato dalla dispersione delle plastiche. Questo l’obiettivo che sta alla base della Direttiva SUP, l’intervento normativo dell’Unione Europea che mira a vietare e disincentivare l’uso e la produzione di plastiche monouso (Single Use Plastic, da qui l’acronimo “SUP”). Le plastiche in questione sono quelle per cui in commercio esistono delle alternative.

Che cos’è la Direttiva SUP?

La Direttiva è stata approvata dal maggio 2019 ed è entrata in vigore il 3 luglio dello stesso anno. Con decorrenza al 2021, gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno vietare diversi prodotti e imballaggi, per i quali esistono delle alternative in commercio.

inquinamento marino

Quali prodotti in plastica sono vietati dalla normativa?

Dal 14 gennaio 2022 è vietata l’immissione sul mercato, fino a esaurimento delle scorte, di:

  • Bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie
  • Posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette)
  • Piatti (sia in plastica che in carta con film plastico)
  • Cannucce
  • Mescolatori per bevande
  • Aste per palloncini (esclusi per uso industriale o professionale)
  • Contenitori con o senza coperchio (tazze, vaschette con relative chiusure) in polistirene espanso (EPS) per consumo immediato (fast-food) o asporto (take-away) di alimenti senza ulteriori preparazioni
  • Contenitori per bevande e tazze sempre in EPS
  • Tutti gli articoli monouso in plastica oxodegradabile

E i prodotti in plastica biodegradabile e vegetale?

Per quanto riguarda le plastiche biodegradabili e compostabili, queste devono contenere una percentuale di materia prima rinnovabile uguale o superiore al 40% per essere ritenute a norma.

Leggi la stesura originale della Direttiva SUP

Oggetti non soggetti al divieto: quali sono?

Esclusi dalla direttiva e quindi a norma, sono materiali e rivestimenti in plastica con peso inferiore al 10% del peso totale del prodotto.

Gli unici oggetti che non rientrano nel divieto sono quelli in materiali completamente naturali, come le fibre di canna da zucchero, bambù, cellulosa, canapa, riso, cocco, caucciù.

Entro il 2026 bisognerà perciò registrare una riduzione quantificabile del consumo di prodotti in plastica rispetto al 2022.

In particolare, i prodotti in PET dovranno avere, entro il 2030 una percentuale di materiale riciclato pari al 30%.

Inoltre viene introdotta l’etichettatura obbligatoria, che indichi al consumatore i risvolti positivi del corretto smaltimento dei rifiuti.

Le alternative alla plastica monouso

In alternativa ai piatti in plastica monouso, è possibile utilizzare i piatti in polpa di cellulosa o in cartoncino, mentre le posate in plastica monouso si possono sostituire con quelle in legno, o in plastica BIO.

Fonte: Cos’è la Direttiva SUP per la plastica monouso? Ecco i prodotti vietati e La Direttiva SUP è legge

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